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Induzione del parto

Ultimo Aggiornamento 7 Febbraio 2016

L’induzione del parto o del travaglio,è una procedura utilizzata per stimolare le contrazioni uterine durante la gravidanza prima del parto vero e proprio. L’induzione del travaglio porta a un parto naturale. Il medico potrebbe consigliare l’induzione del parto per vari motivi, soprattutto quando c’è preoccupazione per la salute della madre o del bambino.

Tuttavia la procedura comporta vari rischi, tra cui infezione e la necessità di un parto cesareo. A volte i vantaggi superano i rischi.

Perché viene fatta?

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Per determinare se l’induzione del parto è necessaria, il medico valuterà diversi fattori, tra cui la salute della madre, la salute del  bambino, l’età gestazionale,la dimensione, la posizione del bambino in utero, e lo stato della cervice. L’induzione del travaglio potrebbe essere consigliata se:

  • Si è oltre due settimane dalla data di scadenza, e il parto non è iniziato naturalmente
  • Si sono rotte le acque ma senza contrazioni
  • C’è una infezione nell’utero
  • Il bambino ha smesso di crescere al ritmo previsto
  • Non c’è abbastanza liquido amniotico che circonda il bambino (oligoidramnios)
  • La placenta ha iniziato a deteriorarsi
  • Distacco di placenta
  • Si dispone di una condizione medica che potrebbe mettere a rischio la gravidanza, come ad esempio la pressione alta o il diabete

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Rischi

L’induzione del parto comporta diversi rischi, tra cui:

  • La necessità di un cesareo. La procedura rende più probabile la necessità di un cesareo, specialmente se non si ha mai partorito o in presenza di quella che viene definita cervice sfavorevole.
  • Nascita prematura. induzione del travaglio se fatta troppo presto potrebbe causare un parto prematuro. Questo pone rischi per il bambino, come difficoltà di respirazione.
  • Frequenza cardiaca bassa. Il farmaco utilizzato per indurre il travaglio, l’ossitocina o le prostaglandine, potrebbe provocare troppe contrazioni, che possono diminuire l’apporto di ossigeno del bambino e ridurre la frequenza cardiaca.
  • Infezione. L’induzione del travaglio aumenta il rischio di infezione per la madre e il bambino.
  • Problemi al cordone ombelicale. L’induzione del travaglio aumenta il rischio di prolasso del cordone ombelicale, che potrebbe comprimere il cordone e diminuire l’apporto di ossigeno del bambino.
  • Rottura uterina. La rottura uterina è una complicanza rara ma grave. Un cesareo d’emergenza è necessario per evitare complicanze potenzialmente letali.
  • Sanguinamento dopo il parto. L’induzione del travaglio aumenta il rischio che i muscoli uterini non siano correttamente contratti dopo il parto (atonia uterina), e questo può portare a gravi emorragie dopo il parto.

L’induzione del travaglio non è appropriata per tutti. Questa procedura potrebbe non essere un’opzione se:

  • Si ha avuto un cesareo in passato
  • La placenta sta bloccando il collo dell’utero (placenta previa)
  • Il bambino è sdraiato di traverso in utero
  • Si ha una infezione attiva da herpes genitale
  • Il passaggio uterino è piccolo per consentire un parto naturale

Come ci si prepara?

L’induzione del parto è fatta in un ospedale per essere monitorati e pronti al parto. Tuttavia, alcuni passi preparatori possono essere effettuati prima del ricovero.

Durante la procedura

Ci sono vari metodi per indurre il parto. A seconda delle circostanze, il medico potrebbe:

  • Separare le membrane amniotiche. Con questa tecnica, il medico separa il sacco amniotico dalla parete dell’utero. Questa tecnica può essere eseguita durante una visita ambulatoriale. Tuttavia, questa tecnica potrebbe accelerare l’inizio del travaglio spontaneo, soprattutto se il collo dell’utero ha già iniziato a dilatarsi.
  • Maturare il collo dell’utero. Le prostaglandine sintetiche, possono essere assunte anche per via orale e vengono utilizzate per dilatare il collo dell’utero. In altri casi, i dilatatori meccanici sono utilizzati. Tecniche di maturazione cervicale sono in genere fatte in ospedale. Dopo l’uso delle prostaglandine, saranno inizialmente monitorate le contrazioni e la frequenza cardiaca del bambino.
  • Rottura delle acque. Con questa tecnica, conosciuta anche come amniotomia o rottura delle membrane, il medico fa una piccola apertura nel sacco amniotico. Il medico esaminerà il liquido amniotico per tracce di residui fecali (meconio).
  • Usare un farmaco per via endovenosa. In ospedale, il medico potrebbe somministrare ossitocina (Pitocin), un ormone che provoca la contrazione dell’utero. L’ossitocina è più efficace se il collo dell’utero ha già cominciato a dilatarsi. Il farmaco è utilizzato anche per aumentare o stimolare le contrazioni se il travaglio non sta progredendo. Le contrazioni e la frequenza cardiaca del bambino saranno continuamente monitorati.

Tenere a mente che il medico potrebbe anche utilizzare una combinazione di questi metodi per indurre il travaglio.

Quanto tempo ci vuole per affinchè il travaglio inizi dipende da come il corpo risponde alle tecniche di induzione. Se il collo dell’utero ha bisogno di tempo per maturare, potrebbe richiedere due giorni.

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Le contrazioni potrebbero diventare più forti e più dolorose con un travaglio indotto rispetto a quelle naturali. Se le tecniche di rilassamento e di respirazione non sono sufficienti a controllare il dolore, Il  medico potrebbe consigliare una anestesia epidurale o altre opzioni.

Dopo la procedura

Nella maggior parte dei casi, l’induzione del travaglio porta ad un parto naturale con successo. Se l’induzione non va a buon fine, potrebbe essere necessario un cesareo.

Se l’induzione porta a un cesareo, il medico può aiutare a decidere se tentare un parto naturale con una successiva gravidanza o programmare un cesareo.

Spoiler

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